CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO NELLO SPORT
L’Ardor ha deciso di adottare pienamente tutti i punti espressi.
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1. Diritto di divertirsi e giocare come un bambino.
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2. Diritto di fare dello sport.
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3. Diritto di beneficiare di un ambiente sano.
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4. Diritto di essere trattato con dignità.
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5. Diritto di praticare sport in assoluta sicurezza a salvaguardia della propria salute.
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6. Diritto di essere circondato e preparato da personale qualificato.
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7. Diritto di seguire allenamenti adeguati ai giusti ritmi.
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8. Diritto di partecipare a competizioni adeguate alla propria età.
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9. Diritto di misurarsi con giovani che abbiano le stesse probabilità di successo.
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10. Diritto di non essere un campione.
Rispettando l’idea di sport come divertimento, i primi due punti: “Diritto di divertirsi e di giocare come un bambino” e “Diritto di fare lo sport”, insistono sul fatto di non rendere l’ambiente sportivo troppo serio, in quanto da bambini, è fondamentalmente un gioco. Regole troppo severe e rigide, infatti, rischiano di far abbandonare l’attività sportiva già intorno ai 12-13 anni.
All’Ardor si cresce divertendosi.
Il terzo punto è particolarmente significativo: “Diritto di beneficiare di un ambiente sano” vale anche dal punto di vista dei comportamenti da tenere tra giocatori, avversari, giudici e arbitri. Inoltre, come recita il quarto punto: “Diritto di essere trattato con dignità”, i bambini e i ragazzi non sono inferiori agli adulti e non si deve instaurare in loro un senso di frustrazione, molto pericoloso a livello psicologico.
Essendo lo sport motivo di crescita personale e atletica, i ragazzi hanno “Diritto di essere allenati e circondati da persone qualificate”. Anche se gli allenatori sono spesso volontari, è necessario fare su di loro una formazione adeguata e all’ARDOR stiamo lavorando, in collaborazione con La Varesina (scuola calcio INTER), per creare uno staff di allenatori preparato e adeguato a tutte le categorie della Scuola Calcio.
Gli altri punti sottolineano come sia un diritto, per i giovani, praticare attività adeguate ai propri ritmi, con gare giuste per loro misurandosi con ragazzi che abbiano la stessa probabilità di successo.
È importante, per i bambini, non sentirsi impotenti o, allo stesso modo, non sentirsi imbattibili.
IL DECALOGO UEFA
Anche l’UEFA, riunitasi con le 53 Federazioni calcistiche associate, nel trattare argomenti che riguardano il calcio giovanile sottolinea i concetti espressi nella “Carta dei diritti” e, per conferire loro un significato più pregnante, li ha raccolti in un decalogo.
- Il calcio è un gioco per tutti
- Il calcio deve poter essere praticato dovunque
- Il calcio è creatività
- Il calcio è dinamicità
- Il calcio è onestà
- Il calcio è semplicità
- Il calcio deve essere svolto in condizioni sicure
- Il calcio deve essere proposto con attività variabili
- Il calcio è amicizia
- Il calcio è un gioco meraviglioso
- Il calcio è un gioco popolare e nasce dalla strada
L’Ardor si associa ai valori espressi dalla UEFA, e ritiene fondamentale il rispetto per i valori essenziali del calcio come sport aperto a tutti, senza discriminazione.