Alla fine siamo ripartiti!!
L’attesa è stata lunga e sfibrante, i pensieri tantissimi, tutti rivolti alla salute dei bambini che, forse più degli altri, sono stati i “grandi dimenticati” (o meglio “dimenticati dai grandi”) in questo anno estremamente difficile.
Abbiamo scoperto ancora una volta, anche se non ce n’era bisogno, di poter contare su allenatori seri, su persone dal grande cuore che, nel percorso di crescita che la Società sta facendo, hanno dato immediatamente la massima disponibilità a riprendere in modo gratuito l’attività.
Non smetteremo mai di ringraziarli e, appena possibile, faremo qualcosa di concreto per esprimere loro la nostra gratitudine.
Rischiare di doversi bloccare col lavoro, di essere sottoposti alla temuta quarantena, non li ha fermati… hanno capito subito che spendersi per gli altri, aiutare i nostri ragazzi a sentirsi vivi e parte di qualcosa… beh è qualcosa che non ha eguali.
È tornato Salvatore all’accoglienza, col suo sorriso e la sua disponibilità, ormai Ardorino a tutti gli effetti.
Tullio invece non si è mai fermato, sempre al posto di comando, a seguire visite mediche, circolari e tesseramenti. Sono loro insieme ai tanti volontari che fremevano per tornare al campo la rappresentazione dello spirito Ardor.
Sono tornati ad allenarsi anche i più piccoli, i 2014 e 2015, che praticamente il calcio lo hanno solo guardato con gli occhi… e che invece sono tornati a correre e tirare calci al pallone coi propri istruttori.
Tanti tuffi e tanta tecnica anche per i nostri portieri, seguiti con la solita grande passione da mister Lele, Alessio e Vittorio. La macchina si è rimessa in moto: siamo più di 300… ed un grazie enorme va quindi a chi sta alla guida: Mario, Enrico, Davide, Alessio, Gigi, Mattia, Fabio, Luca, Alberto, ai due Matteo, Gianfranco, Gianluca, Andrea, Adriano, Stefano, Flavio e Massimo
E il futuro?? Proseguiremo a piccoli passi, nel rispetto delle regole e nella speranza che si possa continuare a fare allenamento all’aria aperta.
Abbiamo tantissima voglia di tornare alla normalità, di fare una partita, di organizzare un torneo, di mangiare una salamella e bere una birra insieme.
Andremo avanti come detto sempre nel rispetto di ciò che si può fare, cercando di migliorare e crescere, di dare l’ambiente migliore possibile a tutti coloro che vorranno crescere insieme all’Ardor.