GRAZIE RAGAZZI!
Due parole su chi sono i giovani giornalisti in erba del liceo linguistico Crespi
Per la prima volta nella sua storia, la società Ardor ha potuto usufruire di un servizio stampa dedicato, grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro attivato con il liceo linguistico Crespi di Busto Arsizio. È potuto così nascere e crescere Ardor Magazine, un mensile di notizie e cronache della società.
A partire dallo scorso ottobre 2017, infatti, ogni partita giocata in casa ha visto presenti sui nostri campi una decina di ragazzi di terza e quarta liceo che hanno scritto la cronaca di ogni categoria, dai più piccoli alla Prima squadra, realizzando poi interviste a mister e dirigenti e approfondimenti sulle varie iniziative della società, pubblicati su carta e anche online sul sito web.
Chi sono questi 11 giornalisti in erba? È curioso sapere che solo uno di loro gioca a calcio: Alessandro Celentano, centrocampista del Calcio San Giorgio. E altrettanto scoprire che in questo progetto è «rimasto incastrato», anche se poi, a sua detta (vogliamo crederci!), gli è piaciuto. Sono vari gli sport praticati dagli altri: Antonio Catalano basket, Mattia Caccia pallanuoto, Kevin Addonizio karate (e anche boxe a casa, ma col sacco, niente sorelle-punging ball garantisce), Beatrice Ciapparelli pallavolo (e infatti è altissima). Altri si sfogano in palestra, come Anita Gallazzi, Alessandro Gallazzi (non sono parenti), Stefano Solivardi, Giada Cozzi, Cristina De Luca. La quale, come Sara El Mohriri, ha sangue misto: Cristina è frutto di un curioso mix napoletano per parte di padre e mongolo per parte di madre, mentre i genitori di Sara sono venuti in Italia dal Marocco ormai 35 anni fa. E infatti lei parla e capisce l’arabo, anche se ammette di avere una pronuncia «strana». Siamo sicuri che qua non se ne accorge nessuno di noi!
A messa ci vanno in pochi (Don, li perdonerai), non tutti si informano e in ogni caso la «Gazza» la fa da padrona, in pochissimi leggono libri: diciamolo, solo Beatrice ha alzato la mano con convinzione. Kevin si è azzardato a dire che «legge il meteo», ma la prendiamo come una battuta. A chiedere se un giorno vorranno una famiglia, basta guardare Beatrice che rovescia indietro la testa strabuzzando gli occhi da sotto gli occhialoni per capire che questo pensiero è lontano da loro anni luce, anche se qualcuno ammette che un giorno un figlio lo vorrà, «ma solo uno», dice Antonio. Mentre Cristina no, ha paura della gravidanza e delle modifiche che imporrebbe al suo corpo. Il suo sogno per ora è quello di andare in California, a Los Angeles: «Vorrei occuparmi di moda, anche come giornalista». In effetti solo lei e Antonio pensano al giornalismo come una possibile opzione lavorativa, anche se Antonio, nel cui sangue scorre pura ‘nduja calabrese in salsa svizzera francese, intende seguire studi di giurisprudenza, come anche Mattia. Se infatti solo Alessandro (Celentano) e Stefano non hanno proprio idea di cosa fare da grandi, alcuni hanno invece un progetto molto preciso per il proprio futuro: Kevin vuole conseguire una laurea in criminologia e fare il carabiniere (tradizione di famiglia), Alessandro (Gallazzi) farà ingegneria per occuparsi di test drive, Anita farà Scienze del turismo con l’idea di organizzare eventi, Sara economia, Beatrice mediazione linguistica. Giada andrà dove la porta il cuore: «Vado a coltivare campi da qualche parte», come ha fatto sua sorella, che sia in Italia o in Australia. Troverà la sua meta sulla piattaforma www.wwoof.it. In un paese abituato a sentir parlare di «fuga di cervelli», colpisce che solo due, Stefano e Alessandro (Gallazzi), pensino ad andare via dall’Italia, traslocando negli Stati Uniti. Nessuno di loro però ha un mito a cui rifarsi. «Federico Buffa», butta lì Antonio, da buon appassionato di basket.
Siamo sicuri che più d’uno leggendo avrà iniziato almeno un pensiero dicendo “ai miei tempi… ”. Eppure, non sono strani questi ragazzi, non sono migliori, non sono peggiori. Sono ragazzi di oggi e anche loro, come noi ieri, hanno i loro sogni. Non ci resta che augurare loro di poterli realizzare un giorno e soprattutto di impegnarsi al massimo, qualunque cosa decideranno di fare.
Stay hungry, stay foolish!